Ancora sulla flipped classroom



Che cosa è

La flipped classroom, o classe capovolta, è una nuova metodologia di insegnamento, già abbastanza diffusa da qualche anno a questa parte, che si fonda sull'idea di utilizzare tutte le tecnologie multimediali a disposizione, le cosiddette tic, per fare lezione in aula.

Il paradigma del tradizionalismo frontale, viene così superato da una concezione circolare del sapere, in cui le informazioni che vengono attivate possono anche partire dagli alunni, e non necessariamente dai docenti, i quali, piuttosto, forniscono gli stimoli per lo studio e per l'approfondimento a casa.

In sostanza, il vecchio libro di testo cartaceo viene affiancato dalle piattaforme online per la didattica, come weschool, sulle quali gli insegnanti pubblicano lezioni a contenuto digitale.

I discenti, a casa, guardano la lezione presente nella board della giornata, e, a loro volta, approfondiscono i contenuti disciplinari, attraverso studi e ricerche personali che, il giorno dopo, a scuola, illustrano alla classe, aprendo un dibattito.

Un'altra versione della classe capovolta è, difatti, proprio il debate, o dibattito. Scelto un tema, ciascuno si istruisce su un aspetto del problema. Il giorno dopo, in aula, si apre la discussione.

Il dibattito filosofico, ad esempio, prevede l'argomentazione di una tesi contraria a quella che le si oppone. Perciò è preferibile dividere la classe in due gruppi, e costituire un terzo gruppo per la giuria, che sceglierà quale delle due squadre avrà saputo meglio presentare le sue argomentazioni, convincendo l'uditorio.

Il dibattito può essere argomentato anche online, utilizzando la piattaforma didattica.

Su weschool, vengono svolti anche esercizi e proposte verifiche per la valutazione complessiva e generale della classe.

Ovviamente, la flipped classroom, prevede l'utilizzo di tecnologie di ultima generazione, per realizzare classi-laboratorio, nelle quali tutti siano dotati di computer. I ragazzi potranno usare i portatili o gli ipad.

L'aula deve essere fornita di computer da tavolo e collegamento online; proiettori e videoproiettori; lavagne luminose (Lim).

Inoltre, i docenti hanno necessità di dedicare il loro tempo pomeridiano alla preparazione delle lezioni, che avranno poi cura di caricare sulle board della piattaforma didattica per impostare la lezione.

Il tempo è continuato, dalla mattina al pomeriggio, con una pausa pranzo e il sabato libero. Ma gli studenti avranno molto più da fare a casa, perché il loro lavoro sarà un approfondimento di ricerca sui temi presentati dai docenti sulla board.

Quali sono vantaggi della classe capovolta

I vantaggi sono relativi alla metodologia di insegnamento "capovolta" rispetto alla maniera tradizionale del fare lezione in aula. Il docente abbandona la modalità della lezione frontale, per creare un clima di dialogo ininterrotto con i suoi alunni. Dialogo che non si sostanzia soltanto nel momento della verifica, come avviene nella classe tradizionale, ma che si struttura costantemente, di volta in volta. 

La valutazione finale del profitto non si atterrà soltanto a ciò che lo studente ripete, imparando più o meno a memoria i contenuti forniti dal docente, perché l'alunno sarà un attivo ricercatore di informazioni e di notizie, per andare a scandagliare l'argomento affrontato in tutti i suoi aspetti.

Elementi di valutazione saranno perciò la capacità di ricerca, e di reperimento delle notizie e delle informazioni, oltre che delle fonti; la chiarezza espositiva verbale e scritta; l'abilità nell'argomentare; i punteggi riportati nelle prove di verifica; la puntualità nello svolgimento degli esercizi e dei compiti che gli sono stati affidati, di volta in volta.

Per costruire le classi laboratorio, è necessario un grosso impegno di alunni e docenti, che dovranno collaborare, sostenendosi reciprocamente nello svolgimento delle azioni, in vista del successo formativo.

Le classi laboratorio, però, costituiscono anche una grande sfida tecnologica, ed economica, per la scuola stessa.

La flipped classroom è molto più costosa della classe tradizionale, perché prevede la creazione di ambienti ad hoc, con banchi diversi da quelli dell'aula scolastica, disposti in modo circolare, per consentire lo scambio di informazioni tra gli alunni, che impareranno a confrontarsi prevalentemente tra di loro, piuttosto che con il docente.

La didattica della flipped classroom è molto più aperta e innovativa di quella dell'aula tradizionale, e la sfida della scuola, per i prossimi decenni, sarà quella di portare la metodologia capovolta in tutte le aule, non soltanto in quelle dove si sta facendo attualmente la sperimentazione.

Quali gli svantaggi

Gli svantaggi della classe capovolta sono relativi agli elevati costi della didattica, e della costruzione di ambienti ad hoc per l'insegnamento. 

Pertanto, non tutte le scuole potranno dotarsi di tecnologie per l'apprendimento in aula, e le aree più economicamente depresse o svantaggiate non potranno applicare la metodologia della flipped classroom.

Per gli altri aspetti, parlerei piuttosto di rischi, relativi all'aumento dei tempi di connessione online da parte di giovani già dichiaratamente "digitali", ammettendo anche la possibilità che, laddove il docente si dovesse distrarre, gli alunni potrebbero passare dalla ricerca dei contenuti in rete, ai social network, il cui utilizzo è in esponenziale aumento tra gli adolescenti.

Altro rischio che si corre, con la flipped classroom è relativo alla perdita di contatto umano nell'insegnamento. L'abitudine al dialogo de visu deve essere sempre mantenuta, e non può perdersi dietro uno schermo. 

Così come va coltivata la passione per il libro cartaceo, e per il libro di testo, la cui versione materiale non deve mai essere del tutto abbandonata per quella dei contenuti online. Il testo liquido non potrà mai sostituire il libro di carta, che deve rimanere il principale protagonista dell'attività di apprendimento.

Inoltre, il momento della lezione, tradizionalmente inteso, va preservato da qualsivoglia fraintendimento. La lezione in differita, sebbene possa essere affiancata alla normale attività di insegnamento, non potrà mai andare a sostituire la lezione dialogata, faccia a faccia, che si fonda sull'incontro delle anime e delle sensibilità dei docenti e dei loro discenti.

Ovviamente, la flipped classroom rimane un metodo didattico,  che non dovrà mai essere confuso con i contenuti e con le strategie educative, che soltanto un bravo docente saprà utilizzare in classe, intendendola come palestra di allenamento alla vita.

Una lacuna piuttosto evidente è che, anche per questa nuova frontiera della didattica di insegnamento, manca un aggiornamento ad ampio raggio della classe docente che, ancora una volta, si trova gettata nell'esperienza della flipped classroom, ed è costretta a brancolare nel buio o ad improvvisare, spesso navigando a vista, come ci ha da sempre abituati a fare il MIUR.

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