Troia
In provincia di Foggia, a soli 18 chilometri di strada dal capoluogo, e in collina, a 439 metri sul livello del mare, sorge Troia, un antico centro medioevale, luogo di sfollati e rifugiati, dove fuggirono gli abitanti di Foggia, in occasione del terremoto devastante del 1731, e dopo i bombardamenti angloamericani, nel 1943.
La città ha la particolarità di essere circondata di mura a doppia cinta, proprio come si usava fare nel medioevo. L'edilizia storica si sviluppa in lunghezza, in direzione Foggia verso i Missionari di Santa Maria delle Grazie, in direzione Monti Dauni verso la villa e la chiesa di S. Anna, lungo Corso Regina Margherita, che è il viale principale, e che si apre su tre grandi piazze, al centro delle quali sorge la Cattedrale Romanica, dedicata alla Madonna dell'Assunta.
La particolarità di questa cattedrale, che riceve visite turistiche da tutto il mondo e che compete, per bellezza architettonica, con la sola cattedrale di Trani, in tutta la Puglia, è quella di avere un rosone centrale, costituito da ben 11 spicchi, ricamati in modo assolutamente diverso l'uno dall'altro.
Un'esplosione di bellezza, del romanico pugliese, che si staglia verso l'alto, nell'azzurro cielo della nostra terra.
Da Sindrome di Stendhal, vi assicuro, ma da vedere assolutamente.
Da Sindrome di Stendhal, vi assicuro, ma da vedere assolutamente.
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