Il potere dell'oblìo
Vendicatevi dimenticando.
Non
lasciate che la vostra storia possa, anche solo nel ricordo,
distruggere il vostro presente e l'avvenire che immaginate per voi.
Dimenticate tutto. E dimenticate lui...
Mi rivolgo alle sopravvissute, perché le vittime non ci sono più, e non potrebbero mai leggere questo post.
E quando parlo di sopravvissute non voglio intendere soltanto chi si è salvata da un probabile femminicidio.
Perché, di fatto, le donne che subiscono quotidiana violenza non sono solo quelle che vengono fisicamente picchiate e ferite nel corpo, ma anche e soprattutto quelle sulle quali viene perpetrato l'abuso psichico, in una vita che diventa solo vegetativa, ma che non si può più definire pienamente tale.
La donna abusata, nel corpo, come nello spirito, si spegne lentamente, e muore molto prima di essere materialmente uccisa dal suo compagno.
Le cronache televisive, i programmi come Amore Criminale e Sopravvissute, ci raccontano proprio che la violenza sulle donne è in aumento, e spesso l'apoteosi dell'orrore culmina nella morte della povera vittima, che ha subito per anni in silenzio.
Un silenzio orribile, che non coinvolge solo la donna in prima persona, ma che riguarda tutto un mondo di relazioni che fanno parte dell'universo umano del sesso debole.
Parlo di genitori, fratelli, amici, colleghi di lavoro e vicini di casa, che sono spesso testimoni silenziosi ed impotenti dei comportamenti illeciti del compagno della vittima, ma che non sanno prendere posizione ferma contro il torturatore. Anche perché non ne hanno gli strumenti.
In alcuni casi nemmeno le denunce ai carabinieri hanno sortito l'effetto sperato. Perché le forze dell'ordine, e i provvedimenti giudiziari, non sono stati sufficienti a fermare il mostro.
Si è perciò, in ogni caso, sopravvissute quando si riesce ad uscire, senza troppi danni fisici e morali, da un rapporto malato. Viziato dalla gelosia e dalla possessività del maschio che, piuttosto che un compagno di vita diventa, in certe relazioni tossiche, un vero carceriere.
Ebbene, mie care sopravvissute, che siete riuscite a liberarvi dalle catene di una schiavitù che vi avrebbe fatto perdere la dignità e, in alcuni casi, persino la vita....vendicatevi!
Vendicatevi dimenticando.
Non lasciate che la vostra storia possa, anche solo nel ricordo, distruggere il vostro presente e l'avvenire che immaginate per voi.
Dimenticate tutto. E dimenticate lui...
Sarà la vostra peggiore vendetta. Ma sarà anche il comportamento più giusto da tenere con chi credeva di esistere per soggiogare, possedendo l'assoluto controllo dei vostri pensieri e del vostro corpo.
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