Curarsi a ritmo delle stagioni
Autunno
la stagione adatta per lasciare andare
Nessuna stagione come l'Autunno è più adatta per curarsi, nel senso del prendersi cura di sé.
Chi ha la tendenza alla malinconia, alla tristezza o, peggio, alla depressione, dovrebbe approfittare della sensazione che trasmette al cuore il mese di Ottobre. Bello non solo per Halloween e per l'incipiente festa dei morti e di Ognissanti, che si festeggiano a Novembre, ma soprattutto per quel ritirarsi silenzioso nel vuoto lento delle foglie morte che cadono, e della pioggia che inizia ad innaffiare con il suo sgocciolare sui vetri delle finestre.
L'Autunno invoglia a trattenersi in casa, diradando le uscite, gli svaghi ed i divertimenti estivi. Ritrovando quel tepore degli affetti, dei legami familiari, delle memorie e dei ricordi, anche nostalgici e grigi come sono spesso le sue giornate.
Ottobre è anche il tempo della vendemmia, della raccolta dei frutti del duro lavoro. Della riflessione meditata e dei possibili ripensamenti.
I suoi ritmi rallentati, come le foglie che cadono dai rami, permettono di indugiare solo un po' su ciò che è stato, lasciando andare il passato per concentrarsi, infine, sul presente e sul possibile futuro.
La pioggia lava le strade e fa spazio al nuovo che arriva. Nel silenzio e nell'attesa.
Nel vuoto della morte che apre le vie della vita, che festeggeremo a Natale e con il nuovo anno.
Nel mese di Ottobre non bisogna eccedere e strafare. Se ci si vuole curare, è necessario andare al passo con le stagioni e con la natura. Rallentando, indugiando e pensando a cosa si vuole fare, oggi per domani. Ma senza rimproverarsi troppo se si preferisce dormire, riposare, rilassarsi nell'apparente far niente.
La mente si sta ricaricando per ritrovare le energie fisiche e psichiche che permetteranno di affrontare l'inverno ormai incipiente.
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