Carnevale


Dal 17 febbraio siamo ormai nel periodo di Carnevale, e lo saremo fino al 5 marzo, giorno di Martedì Grasso. 

Il 6 marzo tutto avrà fine con il Mercoledì delle Ceneri, e l'inizio della Quaresima, i quaranta giorni che ricordano la permanenza di Gesù nel deserto, e che preannunciano l'arrivo della Sua Passione e Morte, ma anche della Pasqua di Resurrezione.


Ma qual è l'origine di questo perido allegro e festoso, in cui ci si sbizzarrisce a tal punto da poter dire "semel in anno licet insanire", riferendosi proprio alla possibilità di fare follìe a Carnevale? A Carnevale si dice infatti "ogni scherzo vale"...

La storia più plausibile lega il Carnevale alla cena del Martedì Grasso, giorno precedente quello delle Ceneri, con il quale si apre ufficialmente il periodo della Quaresima, quaranta giorni prima di Pasqua. 


Di Martedì Grasso, infatti, si mangia per l'ultima volta la carne, e le si dice addìo per i quaranta giorni successivi, che costituiscono un periodo di privazioni e penitenza, per rivivere le tentazioni di Gesù nel deserto.


Fa eccezione soltanto il Carnevale Ambrosiano, che termina di sabato, per ricordare un pellegrinaggio fatto dal vescovo di Milano, Ambrogio, nell'intento di commemorare le Ceneri.


Ovviamente a Carnevale si festeggia mascherandosi e lanciando  in aria festose stelle filanti e colorati coriandoli.


Una curiosità su questi ultimi ci dice che sarebbero stati inventati proprio da un ingegnere italiano, nel 1875.


Il Carnevale, però, è una festa molto antica, legata al culto agricolo della terra e delle stagioni, e, riti cattolici a parte, vuole significare la fine dell'inverno e l'inizio della bella stagione, la primavera incipiente, che viene a rallegrare la terra con fiori e frutti colorati, e dai mille profumi.

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