Imparare a dimenticare
La memoria che fa ammalare
Senza storia, non siamo nessuno. Non abbiamo radici, non ci riconosciamo in un passato che ci appartenga, semplicemente non siamo.
La memoria è una fonte preziosa e inesauribile di informazioni. La nostra vita, intesa come esistenza, è difatti l'insieme dei vissuti di esperienza che costituiscono la storia individuale di ciascuno.
Senza storia, non siamo nessuno. Non abbiamo radici, non ci riconosciamo in un passato che ci appartenga, semplicemente non siamo.
La memoria è, dunque, una facoltà del pensiero importantissima per la persona, e fa la differenza tra i vegetali e l'animale uomo.
I ricordi sono un bagaglio ineludibile che ci accompagna lungo tutto l'arco della vita, dalla culla alla tomba, nel bene e nel male. Sì, perché ricordare può far sorridere e donare la felicità, quando i ricordi sono piacevoli. Ma può anche essere fonte di traumi e sofferenza se ciò che ricordiamo sono esperienze dolorose della nostra vita passata.
I malati di Alzheimer, e quelli affetti da demenza senile, che hanno una memoria ondivaga, che va e viene a tratti, e che spesso dimenticano, scordano anche le esperienze dolorose, causa di sofferenza e malattia.
Già, perché a volte il ricordo del dolore vissuto, ormai passato, quando viene protratto, può farci ammalare. In quanto la sofferenza che causa il ricordo può far insorgere malinconia, depressione, e psicosi.
Se, dunque, ricordare fa bene, esasperare il ricordo, protraendo l'esperienza dolorosa oltre il momento del vissuto come tale, può causare l'insorgenza di patologie mentali anche gravi.
Dagli smemorati dovremmo apprendere, perciò, la difficile arte della dimenticanza, che facendoci restare nel vissuto del presente, ci permette di abbandonare il passato, ormai andato, donando una levità che non è superficialità, ma quella necessaria leggerezza del vivere che solo in età matura si può apprendere, per vivere meglio.
Lasciamoci alle spalle il male fatto e subito, e tutto il dolore che da esso è derivato, e viviamo l'attimo, l'istante. Il solo tempo che ci appartiene, e che abbiamo a disposizione per essere felici.
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