Solitudine
Ieri mia madre si lamentava con me, chiedendosi come fare, lei che vive sola, ad affrontare la vecchiaia.
Lei, che sostiene di essere sola, ha una figlia - che sono io - che le vive di fronte casa sua, ad un attraversamento di strada, e che si preoccupa sempre per lei, sostenendola anche materialmente, quando ce n'è bisogno, con un impegno quotidiano.
Ha una badante ed una donna di servizio, che può permettersi di pagare.
Ha delle amiche nel suo palazzo, che raggiunge comodamente da casa sua, prendendo l'ascensore, quando non vuole o non può uscire.
Per la sua età gode, tutto sommato, di uno stato di salute che non tutte le sue coetanee possono vantare.
Per la sua età gode, tutto sommato, di uno stato di salute che non tutte le sue coetanee possono vantare.
Eppure mia madre dichiara, nonostante tutto, di essere sola.
Capisco che la solitudine, piuttosto che uno stato reale, sia una percezione ed una condizione dell'animo. Ma, a parte questo, mi chiedo come vivrò la vecchiaia io, se avrò la fortuna di arrivarci, che ho due figli maschi, che non potrò costringere a starmi vicino e ad occuparsi di me.
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