Influenzer ed opinion leader
Le nuove professioni nel mondo dei social e dei blog che fanno tendenza
Una tendenza ormai molto diffusa, oggi, tra i giovani è relativa all'approccio alle nuove carriere e professioni, una delle quali è nota come influenzer (marketing), ed è la capacità di influenzare, come opinion leader, la popolazione su scelte di marketing di vario genere e tipo (la moda dell'abbigliamento; le scarpe; i capelli).
Generalmente si tratta di persone già note nel loro campo per l'attività lavorativa svolta (attori; show girl; manager; imprenditori e uomini d'affari) che per l'autorevolezza che hanno acquisito nel loro ambito, diventano veri e propri opinion leader anche in settori che non sono propriamente di loro competenza.
Una caratteristica comune a tutti i profili professionali degli opinion leader, è quella di essere costantemente presenti sui social, con i quali sanno comunicare molto bene, diffondendo notizie e pubblicità attorno alla loro persona; e di curare un blog di lavoro e non. Il loro stile comunicativo è diretto ed efficace, orientato alla gente, e fa leva sull'emotività e l'immaginazione.
Ovviamente, questi social blogger devono essere dei bravi fotografi, e degli eccellenti comunicatori e narratori, tali da indurre nel pubblico il desiderio di emularli, così come essi appaiono nel racconto delle loro esperienze di vita.
Un altro elemento di questa tipologia di persone è nell'orientamento del mercato a sfruttare la loro intrinseca capacità di indurre bisogni tra i consumatori, ed è per questo che vengono spesso utilizzati per fare pubblicità a prodotti che nulla hanno a che vedere con la loro principale professione. O che, con essa, hanno solo una lontana, induttiva afferenza.
Perciò Federica Pellegrini pubblicizza lo shampoo. Giulia de Lellis l'intimo femminile, e così via.
Una delle più note influencer del momento è Chiara Ferragni, donna imprenditrice che, dopo aver intrapreso un corso di laurea in Giurisprudenza alla Bocconi, non ha mai completato gli studi universitari, trovandosi poi a gestire un vero e proprio impero finanziario, senza aver mai conseguito il relativo titolo di studio. Oggi la Ferragni è nota come blogger, influencer, designer e imprenditrice nell'ambito della moda femminile.
Ma la vera novità, rispetto al passato, è di questi giorni. Ed è la proposta di un corso di laurea triennale in influencer assolutamente online, che costa, solo per il primo anno di corso 3900 euro.
Questo perché molti giovani cominciano a credere che quella dell'influencer possa diventare una professione a tutti gli effetti, uno dei nuovi lavori del futuro, per il quale bisogna studiare e formarsi, come per tutti gli altri orientamenti.
Ciò che è assolutamente inedito, rispetto al passato, è che se oggi l'influencer è comunque un personaggio che è diventato tale per aver svolto una professione con passione, e con particolare attitudine, tanto da essere diventato famoso proprio per quello, e che in virtù di questa notorietà che il personaggio avrebbe costruito, nel tempo, attraverso il suo lavoro, viene considerato a tutti gli effetti un opinion leader in senso lato; per il futuro la formazione universitaria vuole sfornare "influencer" puri, cioè profili professionali che nascono già da sé come opinion leader, anche se non si sa bene di che cosa.
Un'altra considerazione che mi preme fare è che questi corsi universitari, molto costosi, sono esclusivamente online, sottraendo alla formazione il momento importantissimo dell'esperienza diretta, dell'incontro personale, e della comunicazione, questa sì, dialogata, e faccia a faccia, che non può essere bypassata in un corso universitario che si voglia occupare di comunicazione ad ampio raggio.
Perché, infine, costano così tanto questi corsi universitari?
Forse anche il mercato della formazione ha capito la nuova tendenza modaiola in atto tra i giovani, che vedono nel futuro patinato delle grandi star del momento, la loro possibilità di carriera, facendo pagare carissimo un sogno, anche legittimo, alle nuove generazioni.
Per quanto ne so, una sola è la regola per riuscire bene: studiare; studiare sempre. E poi lavorare duramente, con la mente fissa all'obiettivo. Mai mollare la presa, anche nei momenti che sembrano più difficili. Andare avanti a muso duro, sempre, comunque e nonostante tutto. Ma, soprattutto, apprendere costantemente, con umiltà e voglia di imparare, in ogni situazione e caso della vita.
Ridurre un'esperienza di apprendimento, ad un fatto meramente virtuale, peraltro facendo pagare moltissimo un corso universitario che adesso comincia a muovere i primi passi, mi sembra tanto un voler speculare sui sogni di tantissimi giovani, che ingenuamente si avventurano nel mondo arrogante e danaroso degli opinion leader del momento, i social influencer, o blogger, che dir si voglia. Siano essi anche accademici e docenti universitari.
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