Così ha scelto il Signore
Il Miracolo di Padre Pio
Ho letto tutto d’un
fiato, anche se con colpevole ritardo, il libro di Maria Lucia Ippolito, Il
Miracolo di Padre Pio, che narra della prodigiosa guarigione del figlio Matteo
Colella, colpito da una grave forma di meningite fulminante, alla tenera età di
sette anni, il giorno 20 gennaio dell’anno 2000.
Il bambino, dato da
tutti per spacciato, si risveglia inaspettatamente dopo undici giorni di coma,
quando gli stessi medici del reparto di rianimazione dell’ospedale di San
Giovanni Rotondo, Casa Sollievo della Sofferenza, hanno ormai perso ogni
speranza di poterlo salvare.
Il testo, edito dalla
Mondadori nel mese di Maggio del 2002, viene distribuito e venduto per la
raccolta fondi devoluta all’Associazione ONLUS Il Cireneo, fondata dalla
famiglia del piccolo miracolato nel 2001, con l’intento di dire grazie,
aiutando chi viene provato a fare esperienza della croce; e al Centro Integrato
Francesco Pio Forgione, che si occupano della cura e dell’assistenza di bambini
affetti da gravi patologie, anche di tipo oncologico, e dei loro familiari.
La lettura di questo
libro che ho ricevuto, a mia volta, come un dono celeste, ha rappresentato per
me la possibilità di compiere, insieme all’autrice, un percorso di lunga
preghiera, e di sentirmi in forte unione spirituale col frate delle stimmate.
Maria Lucia racconta
con cuore di madre il momento della malattia; gli istanti in cui tutto sembrava
finito; la sua incrollabile fede; la preghiera comunitaria; il miracolo della
guarigione e della salvezza di Matteo, fino alla narrazione del sogno in cui il
bambino vola a Roma con Padre Pio per salvare, a sua volta, insieme a Lui, un
altro bambino in fin di vita. Ma descrive anche, con accorati accenti di
dolore, il tempo del dubbio; della sofferenza; della disperazione; della
gelosia e dell’invidia altrui.
“Perché proprio a
voi?” – “Perché così ha voluto il Signore”. Sapersi miracolati è un privilegio
che fa credere, a volte, di non aver fatto nulla per meritare di essere stati scelti
da Dio.
Certo è che la
guarigione di Matteo è per la stessa scienza inspiegabile, ed è accettabile
soltanto credendo che Qualcuno da lassù sia intervenuto per portare la sua mano
ai medici che hanno tentato l’impossibile pur di salvarlo.
Ed è per questo che
il Beato Padre Pio è stato canonizzato e proclamato Santo il 16 giugno del
2002.
Padre Pio era già
Beato per il miracolo della guarigione di Consiglia De Martino. La donna, il 31
ottobre del 1995, si era svegliata con dolori lancinanti al collo e al torace
per una rottura del dotto linfatico, che aveva procurato la fuoriuscita di
circa due litri di liquidi, causando una grande tumefazione cervicale.
Ricoverata presso l’ospedale San Leonardo di Salerno, dopo una prima tac che
aveva rivelato le sue condizioni disperate, la De Martino sognava Padre Pio, e
avvertiva il tocco delle sue mani sul suo corpo, come a voler praticare una cucitura. Subito dopo provava grande sollievo e la netta sensazione di essere
guarita, mentre attorno a lei si spandeva un intenso profumo di ciclamino. I
medici poterono constatare questo con un’altra tac, che confermò le certezze di
Consiglia, il successivo 2 novembre, prima di tentare un poderoso intervento
chirurgico, in condizioni estreme.
Tanti sono i segni
razionalmente inspiegabili che la fede in Padre Pio testimonia alla famiglia di
Matteo Colella, costituita anch’essa da medici consci della gravità estrema
delle condizioni sanitarie del congiunto.
Soltanto la
preghiera ha permesso loro di rimanere saldi nella speranza di una svolta che,
secondo le loro attese, non ha tardato a manifestarsi, fino alla remissione
completa dei sintomi della patologia irreversibile che aveva colpito il piccolo.
Questo libro è un
grazie, ma anche una preghiera. Una testimonianza fervente perché chi dispera
possa affidarsi al Santo di San Giovanni Rotondo.
Una lettura che si
fa accorato appello, perché accompagna l’anima fino a Lui, e invita a pensare
che davvero tutto diventa possibile per chi crede, contro ogni evidenza della
ragione.
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