Campo di Giove e il turismo
Un accostamento problematico
Sul gruppo pubblico di facebook Campo di Giove la perla d'Abruzzo si sta discutendo sulle modalità organizzative della vacanza proposta dalla proloco per i turisti stagionali del periodo estivo.
L'occasione è nata da un post pubblicato da una turista che ha trascorso l'ultima settimana di luglio con marito e figli, tornando a casa molto delusa per la mancanza di iniziative e di animazione, in quel periodo considerato già di alta stagione.
In effetti, da anni, l'animazione campogiovese funziona unicamente nel mese di agosto, perché considerato quello maggiormente frequentato dal turismo di massa, che si affolla nel sito montano soprattutto nelle due settimane centrali prima e immediatamente dopo il ferragosto.
Se si fa eccezione per brevi periodi di vacanza, come Natale, Pasqua, il ponte di Ognissanti, per il resto dell'anno Campo di Giove è abitata solo ed esclusivamente dai pochi abitanti rimasti in loco, con loro grande soddisfazione.
Rispondendo alla signora che si lamentava su facebook ho sottolineato che io, personalmente:
sono del parere che chi ama la montagna ci va per quello che ha da
offrire. La differenza con gli altri siti di vacanza è proprio tutta
qui. Che chi fa vacanza in montagna, ama la natura incontaminata, l'aria
fresca e leggera, la possibilità di passeggiare in piano e in quota. Il
divertimento
dell'animazione agostana, popola la piazza del centro in orario serale,
ma non influisce più di tanto sulla qualità del soggiorno, come tale.
Per ciò che mi riguarda, tenuto conto che c'è gente che sta sola, penso
che bisognerebbe estendere l'animazione anche a fine giugno e nel mese
di luglio, per consentire a tutti di parteciparvi anche fuori del mese di
agosto. Un'altra proposta che mi sento di lanciare, approfittando di
questo spazio, è relativa al randagismo dei cani. Bisognerebbe
monitorarlo, e limitarlo fino ad estirparlo del tutto anche in luoghi
montani, come Campo di Giove. Ma non sono sicura che gli amanti della
montagna vecchio stile sarebbero d'accordo con me. E probabilmente, la
politica che si sta adottando a Campo di Giove è proprio quella di
mantenere un turismo montano di tipo "verace", dirottando verso altre
mete tutti quelli che hanno una visione "consumistica" della vacanza in
quota. Abitando Campo di Giove da circa trent'anni so che questo è il
pensiero di fondo che anima molti cittadini campogiovesi, e qui si
iscrive anche la loro durezza di comportamento verso il vacanziero di
passaggio, o stagionale. I campogiovesi non amano i turisti, perché
turbano la loro pace, e li costringono a lavorare molto di più,
soprattutto nei mesi estivi. Noi per loro siamo incivili perché,
provenendo dalla città, non possediamo lo spirito giusto per condividere
i veri valori della montagna.
Questo tipo di mentalità, da montanaro, potremmo dire, che accomuna i campogiovesi agli a me molto più prossimi garganici, ha l'effetto devastante di allontanare il turista e di spopolare l'ambiente. Cosa che, puntualmente, si sta verificando, ormai da decenni, a Campo di Giove, che comunque rimane un luogo molto turisticamente affollato nel periodo a cavallo del 15 agosto.
Non così accade in Salento, dove la disponibilità, la cortesia, e l'affabilità della popolazione, oltre che la purezza incontaminata dei luoghi naturali e del mare, invoglia senz'altro a fare ritorno in quelle terre di mistero e d'incanto.
Ma questa è un'altra storia, e ve la racconterò in un prossimo post...
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